giovedì 12 maggio 2016

Canova. L’invenzione della Gloria. Disegni, dipinti, sculture.

Dal 16 aprile al 24 luglio 2016 presso il Teatro del Falcone, Museo di Palazzo Reale a Genova

La mostra espone, per la prima volta a Genova, 74 disegni di Antonio Canova, selezionati dai 1800 circa che costituiscono la più grande raccolta di disegni di un artista esistente al mondo, donata da Giovan Battista Sartori Canova, fratellastro dell’artista, a metà Ottocento all’appena inaugurato Museo civico di Bassano. 

I disegni sono accompagnati anche da dipinti, gessi e terracotte dei musei di Bassano del Grappa e del Museo dell’Accademia Ligustica di Genova e offrono una visione a tutto campo dell’artista e della sua opera.

La mostra affronta lo studio del disegno di Canova da due punti di vista, quello stilistico, affrontando le sue caratteristiche e il rapporto con gli artisti contemporanei e quello di prima idea per l’opera realizzata. La scelta delle opere offre un quadro storico ineguagliabile sull’Europa tra Settecento ed Ottocento, chiarendo il ruolo culturale dello scultore, primo grande artista della modernità.
Su prenotazione è possibile partecipare a visite guidate gratuite a cura del personale di Palazzo Reale che si terranno il mercoledì alle ore 10.30 e il venerdì alle ore 15.30. Possibilità di concordare altre date (Tel. 0102710236).

Biglietto di ingresso Mostra e Museo € 10,00.
Per i gruppi è previsto l’ingresso ridotto a € 8,00 ed è possibile concordare con l’Ufficio Gruppi di Palazzo Reale una data per poter usufruire del servizio di visita guidata a cura delle guide turistiche provinciali dell’Ass. AGTL. Per itinerari esterni collegati alla mostra, presso i Musei di Strada Nuova, l'Accademia Ligustica, la GAM e la Raccolta Frugone di Nervi, il Cimitero di Staglieno e l'Università degli studi di Genova, telefonare all'Ass. AGTL (tel. 3358445391 – 3356371335).

martedì 1 marzo 2016

Anche per questo mese, Dialogo nel Buio si presenta con un calendario ricco di appuntamenti e iniziative promozionali.

A partire da oggi 01 marzo fino al 31 ottobre, Dialogo nel Buio modifica gli orari  di apertura al pubblico:
TUTTI I GIORNI DALLE ORE 10 ALLE ORE 19 (ultimo ingresso ore 18)
e non dimenticate l'ormai consueto appuntamento con

I VENERDI' DEI GENOVESI
Presentandosi alla biglietteria con il proprio documento di identità (dove viene riportata la residenza a Genova), i genovesi, adulti, potranno infatti acquistare il biglietto alla tariffa di € 5.

Per maggiori informazioni:
Dialogo al Buio
Calata De Mari - Darsena
Tel. 010 0984510
@: info@dialogonelbuio.genova.it
web: http://www.dialogonelbuio.genova.it

mercoledì 17 febbraio 2016

DIALOGO NEL BUIO - "Spegni la luce e accendi la voce"

Dialogo nel Buio aderisce alla campagna per il risparmio energetico promossa da Rai Radio 2/Caterpillar con la musica di Mladen ed uno speciale appuntamento dell'Aperitivo al Buio.

Venerdì 19 febbraio, nella giornata nazionale dedicata all'iniziativa, il cantante si esibirà in concerto in totale assenza di luce all'interno del percorso multisensoriale. Lo spettacolo avverrà completamente in unplugged annullando qualsiasi consumo energetico.
Mladen sarà accompagnato alle percussioni da Raffaele Amici, alle chitarre da Andrea Rinaldi e al contrabbasso da Alessandro Puccio.
Oltre a vivere questo speciale concerto, i partecipanti avranno l’occasione di mettere alla prova i propri sensi, gustando un Aperitivo al Buio.

UN MOMENTO DI CONDIVISIONE, UNIONE, AMICIZIA…SPEGNERE LE LUCI PER ACCENDERE NUOVE EMOZIONI…

Il costo è di 20 euro e include il biglietto d’ingresso a Dialogo nel Buio (da prenotarsi in orario differente da quello dell’aperitivo).
Prenotazione obbligatoria al tel 010/0984510 entro le ore 12 di giovedì 18/02

MLADEN – Cantante e autore, Mladen è sulla scena musicale con il suo progetto solista dal 2013. Partecipa a premi nazionali, eventi e festival. Si esibisce in oltre cento live tra locali e club musicali. Nel 2014 inizia la collaborazione con l’etichetta discografica piemontese Riserva Sonora. Nel 2015 durante un’esibizione live a Barcellona viene notato dall’etichetta spagnola ItaliaEs Grandi Eventi che gli organizza una tournèè in Spagna. A maggio 2016 l’uscita del suo secondo album.

Maggiori informazioni:
Dialogo nel Buio Genova
Calata De Mari - Darsena
Tel. 010 0984510
E-mail: info@dialogonelbuio.genova.it
web: http://www.dialogonelbuio.genova.it

venerdì 5 febbraio 2016

Eventi al Galata Museo del Mare

Mercoledì 10 febbraio,  ore 17.30, Galleria delle Esposizioni del Galata inaugurazione della mostra

GIUSEPPE ARIGLIANO
il pittore del mare
a cura di Vallardi Galleria d’Arte

Interverranno Luisa Dufour, relazioni esterne Mu.MA, Vittorio  Gasparini, titolare della Vallardi Galleria d’Arte. Per l’occasione la Galleria  ha realizzato l’edizione speciale postuma della litografia “Rocce e mare di Vernazza” che, fino all’esaurimento delle 99 copie disponibili, verrà data in omaggio a chi confermerà con un'email la partecipazione all'inaugurazione (indirizzo v.gasparini@vallardi.org )

A vent’anni dalla mostra organizzata dalla Vallardi Galleria d’Arte presso la Loggia della Mercanzia di Genova per festeggiare i cinquant’anni di pittura di Giuseppe Arigliano, il pittore Genovese “delle trasparenze marine” viene riproposto al Galata con opere che rappresentano tutto il suo percorso pittorico, ed in particolare importanti quadri sulle trasparenze marine delle Cinque Terre.
La mostra terminerà il 6 marzo 2016

Il secondo appuntamento sarà Venerdì 12 febbraio,  ore 17.00, Auditorium

Presentazione del libro
Un fiume lontano
di ANTONIO LEVERONE

Interverranno, insieme all’Autore, Maria Paola Profumo, presidente del Mu.MA, Lilia Capocaccia, presidente Ass. Amici dell’Acquario, Silvia Neonato, giornalista, Vittorio Ristagno, attore, e il duo musicale con Donatella Soranzio,  voce,  e Luciano Susto, basso.

Il libro racconta in forma romanzata una storia vera.

Alla lettura di brani si alterneranno alcuni tanghi, sullo sfondo di filmati e proiezioni.
In collaborazione col Mu.MA e con l’Associazione Amici dell’Acquario.

giovedì 4 febbraio 2016

Wally Serra in mostra al Museoteatro della Commenda di Prè

Sabato 6 febbraio 2016, alle ore 17.00, al secondo piano del Museoteatro della Commenda di Prè, inaugurazione della mostra personale di WALLY SERRA  “Radicati-Eradicati”

Partecipano insieme all’artista: 
Marina Mannucci, Relazioni Esterne Mu.MA 
Cristina Scardovi,  Regista televisiva Rai

In esposizione dipinti, sculture e rilievi, oltre venti  opere sul tema eterno del passaggio della  gente sdradicata in cerca di nuove radici. Alberi che assumono fattezze umane. Ritratti nel loro continuo staccarsi e ricongiungersi al cielo, non ancora alberi, non più uomini. Esseri coraggiosi che non soccombono. 

Ingresso libero fino ad esaurimento posti all’inaugurazione, visitabile fino al 3 marzo 2016. 

Domani, venerdì  5 febbraio 2016 e tutti i venerdì successivi, Dialogo nel Buio apre le porte ai genovesi: ogni settimana, i residenti a Genova e provincia possono visitare la struttura a prezzo ridotto.

L'obiettivo di questa iniziativa è il coinvolgimento dei concittadini per far sì che conoscano una delle principali strutture turistiche e culturali della città e diventino anch'essi soggetti proattivi nella promozione di Genova.

Presentandosi alla biglietteria di DIALOGO NEL BUIO con il proprio documento di identità dove viene riportata la residenza a Genova, i genovesi potranno infatti acquistare il biglietto alla tariffa di € 5 per gli adulti.

Ogni venerdì, dalle ore 10 alle ore 18, tutti i genovesi potranno vivere la straordinaria esperienza di vivere una giornata tipo in totale assenza di luce, mettendo in gioco per 45 minuti la propria multisensorialità.

Un'esperienza che si può vivere solo a DIALOGO NEL BUIO!

Prenotate!!

http://www.dialogonelbuio.genova.it

giovedì 28 gennaio 2016

SPIDERS, i più grandi ragni del mondo

Dal 03.02.2016 al 05.06.2016 presso il Museo Civico di Storia Naturale Giacomo Doria a Genova.

Per secoli i ragni hanno colpito l’immaginario umano e si ritrovano infatti nelle leggende e nel folklore di tantissimi popoli avendo talvolta simbologia positiva e altre volte negativa, dal mito di Aracne al supereroe Spiderman.

La mostra SPIDERS ha lo scopo di avvicinare il pubblico alla scoperta del fantastico mondo dei ragni per apprendere l’anatomia, la diversità, il veleno, la seta e il comportamento.

Dopo la sezione introduttiva si entra nel grande salone con l’esposizione di animali vivi: si tratta di 60 terrari realizzati appositamente per ospitare i più grandi ragni del mondo.

Con 50 specie di tarantole, 10 specie di scorpioni e 3 di scolopendre, SPIDERS è la mostra scientifica con ragni vivi più grande in Europa e l’allestimento del Museo di Genova rappresenta la prima assoluta.

La mostra SPIDERS è realizzata da: 
Museo Civico di Storia Naturale "G. Doria" 
Reptiles Nest 
Società degli Amici del Museo Doria 
Associazione Didattica Museale - Genova 
Cooperativa Solidarietà e Lavoro

Esposizione di opere del progetto "Aracnomachia" di Labadanzky Unpolite Art Machine
Media partner: Radio Babboleo
Patrocinio: Secolo XIX

Informazioni pratiche:
Orario: 
da martedì a venerdì, dalle ore 10 alle 18; sabato e domenica, dalle ore 10 alle 19; lunedì chiuso.

Biglietti per accedere alla mostra "Spiders":
- ingresso intero € 8,00
- ingresso ridotto € 4,00 (visitatori di età compresa tra i 3 e i 14 anni; visitatori con età superiore ai 65 anni; persone disabili; componenti di gruppi superiori alle 20 unità)
- ingresso scolaresche € 3,00 a studente
- visita guidata interattiva per le scolaresche € 6,00 a studente (ingresso incluso)
- visita guidata interattiva per i gruppi superiori alle 20 unità € 7,00 a persona (ingresso incluso).
E’ prevista la gratuità: per i bambini da 0 a 3 anni; per gli insegnanti accompagnatori di scolaresche in visita; per gli accompagnatori di persone disabili; per i soci della Società degli Amici del Museo Doria.
Non sono previste riduzioni per i possessori di tessere di associazioni, ecc.
I possessori del biglietto della mostra "Spiders" potranno visitare il Museo pagando il biglietto ridotto per il periodo 3 febbraio-30 giugno 2016.

http://www.museidigenova.it/it/content/museo-di-storia-naturale

domenica 24 gennaio 2016

Aperitivo al Buio

Dallo Staff di Dialogo al Buio
Vi ricordiamo il consueto appuntamento con l'Aperitivo al Buio, un momento conviviale in totale assenza di luce, per riscoprire e stuzzicare i sensi: gusto, tatto, olfatto e udito. Giocare a riconoscere le cose, a distinguere oggetti comuni senza la vista, a godere di sapori e profumi senza lasciarsi influenzare dagli stimoli visivi. Parlare col vicino senza i condizionamenti dell’immagine, dell’apparenza. 

E come sempre ad accompagnare gli avventori, guide e camerieri non vedenti.

http://www.dialogonelbuio.genova.it

giovedì 21 gennaio 2016

Come vedono i daltonici. Mostra al Castello D'Albertis

Dal 04.12.2015 al 21.02.2016 al Castello D'Albertis Museo delle Culture dei Popoli.
In un museo totalmente percorribile con l’accompagnamento di una guida in Lingua dei Segni come Castello D’Albertis ed esplorabile da parte di un cieco grazie ad un modellino tridimensionale commentato da un percorso audio, una mostra temporanea sul daltonismo vuole ampliare l’accoglienza ad ogni cultura e sensorialità, avendo manifestato l’esposizione permanente fin dalla sua apertura una attenzione per la polivocalità (le voci indigene) e le sonorità internazionali (sezione delle Musiche dei Popoli). Dopo il recente ampliamento del percorso museale con una  sezione permanente sulle Medicine tradizionali, che ha inteso approfondire un approccio al corpo in una dimensione olistica, la mostra temporanea sul daltonismo vuole soprattutto spiegare "come vivono" le persone daltoniche.

Fin dall'infanzia il daltonismo viene considerato solo come un marchio associato all'incapacità di svolgere determinate attività, mentre nei daltonici stessi si forma la convinzione che per qualche strana magia del mondo per ottenere alcuni risultati occorre "fregare", "imbrogliare", "aggirare" un ostacolo che viene posto proprio da chi, di daltonismo, non capisce un'acca ...

Nel terzo millennio si hanno a disposizione maggiori strumenti scientifici e tecnici per comprendere meglio la visione dei daltonici, questa possibilità apre ad un riesame accurato della loro posizione nella società umana.
   
La "riscossa dei daltonici" parte con la conquista del diritto di avere una patente di guida per legge e non per concessione, di poter svolgere un lavoro con i colori come chiunque altro, di poter leggere senza problemi indicazioni ed istruzioni. E di non avere paura di essere daltonici.

A Genova, dal 2006, l’iniziativa "Come vedono i daltonici" si è posta il fine di dimostrare che tutto questo è possibile usando il potere della ragione e l'intelligenza di capire.  E si vedono i primi risultati. La mostra ospitata dal Castello D’Albertis, da anni impegnato nel rispetto delle differenze e nello sviluppo dell’accessibilità non solo architettonica ma anche percettiva, ha visto una crescita sia in termini di opere e video esposti, ma anche di numero di partecipanti: Valentina Lagomaggiore, che ha curato l’allestimento, Anna Franca Cavallini, Daniela Vercelli, Patrizia Noemi Pezzi pittrici, Carlo Accerboni e Martina Lazzaretti fotografi, Giulio Bertagna ed Eleana Marullo per i contenuti scientifici.

Insieme a cartelli esplicativi, oggetti artistici, video, sono due i momenti più attrattivi della mostra: la visione daltonica "Live", grazie ad un software studiato appositamente per diventare daltonici all’istante, e la conferenza con la presentazione, tra gli altri argomenti, del nuovo progetto di legge specifico sul daltonismo, unico esempio al mondo in ambito giuridico.

Orari:
da martedì a venerdì 10-17; sabato e domenica 10-18 (ultimo ingresso ore 17); lunedì chiuso

Prezzi:
Alla visita della mostra "Come vedono i daltonici" si potrà abbinare Dialogo nel buio al prezzo speciale di 8,00 euro, per tutta la durata della mostra. La chiatta, che in darsena ospita la mostra in totale assenza di luce, dista poche centinaia di metri dal castello ed è facilmente raggiungibile con l’ascensore di Montegalletto attraverso un pittoresco viaggio verticale per la città (www.dialogonelbuio.genova.it).

I possessori del biglietto d’ingresso della mostra di Palazzo Ducale "Dagli Impressionisti a Picasso" avranno l’ingresso ridotto alla mostra di Castello D’Albertis "Come vedono i daltonici" (€ 4,50).

Maggiori informazioni:
Tel.: 010 2723820
http://www.comevedonoidaltonici.com
http://www.museidigenova.it/it/content/castello-dalbertis

Un viaggio nel mondo dei minerali

Giovedì 28.01.2016 alle ore 17,00 presso la Sala dei Minerali del Museo Civico di Storia Naturale Giacomo Doria.
L’argomento della conferenza riguarda il meraviglioso mondo dei minerali esposti nella nuova Sala Minerali del Museo.
La conferenza partirà con una breve introduzione sulla nascita del Progetto Minerabilia e proseguirà con la descrizione del percorso didattico-scientifico e delle importanti collezioni di minerali provenienti dalla Sardegna e dalle principali località mineralogiche italiane.
Seguirà una visita guidata nella Sala.
I Relatori sono: la Prof. ssa Cristina Carbone e il Prof. Donato Belmonte (DISTAV, Università di Genova).

La Prof.ssa Cristina Carbone è Ricercatore Confermato di Mineralogia e Docente di Mineralogia, Mineralogia Applicata a Cristalli e Gemme, Cristallografia e Applicazioni e Laboratorio di mineralogia per i corsi di Laurea in Scienze Geologiche, Naturali e Beni Culturali. Le sue linee di ricerca riguardano: Mineralogia sistematica di fasi nuove e rare; Mineralogia ambientale dei processi di drenaggio acido di miniera; Utilizzo della diffrazione a raggi X per polveri sia convenzionale che in luce di sincrotrone; Studi cristallochimici delle interazioni tra minerali, contaminanti e biosfera. E' autrice di numerose pubblicazioni su riviste nazionali ed internazionali e riassunti di comunicazioni a congressi nazionali ed internazionali.
 
Il Prof. Donato Belmonte è Ricercatore presso il DISTAV (Università di Genova) e Docente di Geochimica, Idrogeochimica e Vulcanologia. Le sue principali linee di ricerca riguardano la termodinamica dei cristalli, la fisica dei minerali e la geochimica dei magmi. E' autore di numerose pubblicazioni su riviste nazionali ed internazionali.

A cura dela Società Amici del Museo di Storia Naturale "G. Doria"

Informazioni:
Tel. 010.564567
http://www.museidigenova.it/it/content/museo-di-storia-naturale

mercoledì 20 gennaio 2016

食べ物の美 TABEMONO NO BI bellezza, gusto e immagine della tavola giapponese

Dal 18.12.2015 al 28.02.2016 Al Museo di Arte Orientale "Edoardo Chiossone".
Mostra e catalogo di Donatella Failla

La cucina giapponese (washoku), con particolare riguardo alla tradizione kaiseki di Kyōto, nel 2014 è stata inserita nella lista UNESCO come patrimonio intangibile dell’Umanità. Le motivazioni di questo riconoscimento d’importanza planetaria evidenziano innanzitutto che la cucina washoku è intimamente legata al rispetto della natura e, di conseguenza, anche all’uso sostenibile delle risorse alimentari e naturali; sottolineano, inoltre, che la tradizionale dieta nipponica contribuisce validamente alla longevità e alla prevenzione dell’obesità.
Al giorno d’oggi tra le più prospere e variegate del mondo, la ristorazione giapponese ha lontane origini nel Medioevo, ma la sua evoluzione in epoca premoderna è legata sia ai movimenti d’uomini e merci che si dipanavano lungo le principali vie di comunicazione, sia allo sviluppo delle grandi città – Kyōto, Ōsaka e specialmente Edo, l’attuale Tōkyō – e alla precoce formazione di una vivace cultura borghese. In sostanza, la tradizione culinaria giapponese si è formata durante i secoli XVII-XIX nel Giappone premoderno, non già nelle case degli aristocratici, bensì in seno agli ambienti borghesi e all’industria della ristorazione connaturata nel fenomeno dell’urbanesimo.
Ordinata in sei sezioni, la mostra comprende circa 150 opere appartenenti alle collezioni del Museo Chiossone, tra cui dipinti, stampe policrome, lacche, porcellane e bronzi.
   
1. Introduzione.
Washoku, la cucina giapponese. Il cibo nell’antichità giapponese. Influenze dello Shintō e del Buddhismo sulle abitudini e i tabù alimentari giapponesi. Divinità del mare, dei campi e della cucina.

2. Ricchezze delle acque, dei campi e dei monti.
Pesci, pescatori e mercati ittici. Riso e sake. Prodotti dei campi coltivati, dei boschi e dei monti.

3. Suppellettili giapponesi da pasto in lacca e porcellana.
La tavola in casa. Gioire della natura e mangiare: suppellettili per merende e picnic.
     
4. Case da tè e ristoranti alla moda nel periodo premoderno.
Locali di ristoro nella capitale shogunale Edo.

5. Yōshoku, i cibi occidentali e i forestieri in Giappone.
Ricette d’importazione nel Giappone del secolo XVI. La tavola occidentale in Giappone e gli Olandesi di Dejima. Suppellettili da esportazione per la tavola occidentale.
L’apertura del Giappone alle relazioni internazionali alla metà del secolo XIX: i residenti stranieri di Yokohama a tavola visti dai Giapponesi. “Mangiar carne per illuminarsi”: le nuove abitudini alimentari di origine occidentale nel periodo Meiji (1868-1912).

6. Chanoyu e sencha.
Chanoyu, la cerimonia del tè classica e le sue tradizioni artistiche e collezionistiche. Sencha, il tè infuso alla maniera cinese: gli adepti nell’ambiente dei letterati bunjin e le suppellettili di gusto cinese


Orari:
da martedì a venerdì 9-18.30; sabato e domenica 9.30-18.30;
Chiuso il lunedì

Informazioni:
Tel. 010.542285

"Luciano Borzone - Pittore vivacissimo nella Genova di primo Seicento"

In occasione della mostra "LUCIANO BORZONE. Pittore vivacissimo nella Genova di primo Seicento" allestita a Palazzo Nicolosio Lomellino, un posto d’eccezione spetta al magnifico Battesimo di Cristo, proveniente dall’antica chiesa di Santo Spirito ed esposto nei Musei di Strada Nuova a Palazzo Bianco.

Richiesto come pala d’altare per la cappella voluta dall’ex doge Agostino Pinelli, venne realizzato dal pittore genovese insieme ad altre cinque tele, volte a illustrare episodi tratti dalla vita del santo, in un insieme decorativo interamente dedicato al Precursore. Di quel ciclo solo il Battesimo è noto, le altre scene andarono disperse a fine Settecento e non più rinvenute.
Pinelli morì nel 1620 e i lavori di edificazione del sacello, iniziati proprio in quella data, vennero seguiti dalla sorella Nicoletta Pinelli Moneglia. 

Le tele di Borzone vennero dunque dipinte nei primissimi anni del terzo decennio e, grazie a una serie di circostanze ormai note, dovettero verosimilmente, essere in loco nel 1623.
La tela, siglata “LB / M C(?) D BAT” in basso a sinistra, seppur ancora compresa nella produzione giovanile di Borzone, è particolarmente utile per verificare la riflessione su accenti veneti e toscani e un’ottima qualità esecutiva. Sembra di potervi riconoscere un’aria "veronesiana" che, per Pesenti, dipese forse dallo studio del Battesimo del Tintoretto, allora presente nella chiesa di Santa Maria degli Angeli a Voltri, ulteriore probabile riflesso di quanto il Borzone poté ricevere dal suo maestro Cesare Corte e, in certa misura, anche da Giovanni Battista Paggi, soprattutto per la capacità di evocare sfumate atmosfere e morbidi controluce capaci di esaltare sode plasticità. In particolare quei puttini posti ai piedi del Battista e intenti a completare l’iscrizione sul bindello sembrano potersi considerare un esplicito omaggio alle volumetrie del Paggi e alla sua modalità di orchestrare sapientemente le luci e le ombre, declinandole in graduati trapassi cromatici e chiaroscurali.
Non c’è dunque da stupirsi se un pittore come Orazio Gentileschi "dimorante in Genova quando Luciano ultimò questi quadri, veduti che li ebbe cercò dell’autore, e gliene congratulò; e da quel punto gli si strinse di tale amicizia che solo per morte poté disciorsi", come ricorda Federico Alizeri.
Ed effettivamente vale la pena soffermarsi sulle strepitose mani incrociate di Gesù e ammirare la posa in cui sono descritte, il forte accento naturalistico, l’accurata sensibilità che porta Borzone a dipingere con grandissima attenzione ogni dettaglio: dalle nocche, alle unghie, dalla tensione dei muscoli, all’intuibile presenza delle ossa sotto la carne. L’attenzione al naturale a cui precocemente lo indirizza il suo primo maestro, lo zio Filippo Bertolotto, e che contraddistinguerà la sua vocazione figurativa, trova in questa tela alcuni esiti di assoluta centralità.
Oltre alle indubitabili virtù pittoriche, senz’altro vale la pena sottolineare anche la rinnovata capacità di impaginazione della scena. Lo spazio è ormai del tutto percorribile e gli angeli che, chiacchierando tra loro, accorrono verso le rive del Giordano lo dimostrano inequivocabilmente.
La struttura interna, invece, è costruita secondo una perfetta assialità che dal fiotto di luce dorata e quasi diafana in cui appare la colomba dello Spirito Santo, discende al fulcro centrale rappresentato dall’acqua che Giovanni versa sul capo di Cristo.

Orari:
da martedì a venerdì 15-18
sabato, domenica e festivi 11-18
lunedì chiuso
(Disponibilità apertura fuori orario per gruppi su prenotazione e visite guidate)

Biglietti
Intero euro 7,00
Ridotto gruppi e aventi diritto euro 5,00
Studenti euro 3,50
Cumulativo con Musei di Strada Nuova euro 10,00
Sconto reciproco con il Museo dell’Accademia Ligustica di Belle Arti presentando il biglietto d’ingresso
Con il biglietto della mostra sarà possibile visitare l’esposizione BRASSAÏ pour l’amour de Paris (Genova, Palazzo Ducale, sottoporticato) a prezzo ridotto, fino al 24 gennaio

Maggiori informazioni:
Tel. 010.0983860 (orario d’ufficio)
Cell. 393.8246228 (prefestivi e festivi)
lomellino@studiobc.it ·
http://www.palazzolomellino.org

venerdì 15 gennaio 2016

Body Worlds al Porto Antico di Genova


    L’incredibile mostra che ha girato il mondo e incantato più di 40 milioni di visitatori, arriva finalmente al Porto Antico di Genova per farci scoprire dal vero tutti i segreti del corpo umano attraverso la tecnica della plastinazione e la generosità di 15.000 donatori.


    Un’esposizione sorprendente e ad alto valore educativo, oltre 200 campioni e plastinazioni di nuova concezione e un percorso guidato per comprendere la straordinaria siner...gia tra gli organi e gli apparati anatomici, che rende possibile la vita umana.

    Apertura tutti giorni. Orari:
    Lunedì – Giovedì dalle 10:00 alle 20:00.
    Venerdì e Sabato dalle 10:00 alle 23:00.
    Domenica. dalle 10 alle 21. Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.
    Ingresso a pagamento: biglietto intero € 16,00.
    Convenzioni per Gruppi e Scuole.


    Ai Magazzini del Cotone, Modulo 1.

    Per maggiori informazioni:

mercoledì 13 gennaio 2016

Exsplora. Percorsi urbani a Genova

Exsplora propone un nuovo modo per vivere esperienze uniche ed emozionanti nella cornice del centro storico di Genova.
I percorsi urbani sono un modo un modo originale e innovativo di scoprire il patrimonio culturale urbano, la storia diventa interessante, curiosa, divertente. 
A piedi, per i vicoli della città racconti affascinanti sveleranno la storia ufficiale con particolari illuminati da luce soffusa, dimenticati nel tempo, aneddoti, curiosità, miti e leggende che rivelano il fascino e la bellezza di una città segreta...tutta da scoprire!

Per prenotazioni e informazioni:

Incontri e Rassegne: Altre vite. Sette discorsi sulla scrittura e l'emigrazione

Dal 25.11.2015 15:00 al 24.02.2016 alle ore 15:00
Museoteatro della Commenda di Prè

Il ciclo di incontri, a cura di Laura Quercioli Mincer e Alberto Rizzerio, è promosso dall'Università degli Studi di Genova, il Dipartimento di Lingue e Culture Moderne, il Centro culturale Primo Levi, l'Associazione Movementi, l'Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni, la Cooperativa Solidarietà e Lavoro, con il patrocinio del Ministero Istruzione, Università e Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria e l'accreditamento dell'Ordine Assistenti Sociali della Liguria.

La dolorosa e umiliante esperienza dello sradicamento, la possibilità di un riscatto, la lingua, l'amore e la nostalgia, l'integrazione, la paura e la speranza sono i temi scelti per raccontare il complesso e spesso conflittuale rapporto dello scrittore con la lingua materna e il paese di origine, con la lingua e la cultura del paese ospitante.

Gli autori di cui si parlerà (polacchi, russi, irakeni, italiani, iraniani e libanesi, emigrati ‒ per sempre o per un periodo della loro vita ‒ negli Stati Uniti, in Israele, in Italia, in Francia e in Brasile) hanno certo esperienze meno desolanti e drammatiche di quelle delle decine di migliaia di persone in fuga dalla guerra, dalla tortura e dalla fame, di cui sono ormai da tempo piene le nostre cronache. Le loro riflessioni però, seppure, come nel primo incontro, ci arrivano dalla prestigiosa cattedra di una grande università statunitense, ci aprono una finestra sulle esperienze di vite diverse, sulla profondità del rimpianto, sulla difficoltà – e sul desiderio ‒ di aderire a nuovi universi culturali. Costituiscono un ponte indispensabile fra "noi" e "loro".

Il primo incontro è dedicato a Czesław Miłosz (Šeteniai, Lituania, 1911- Cracovia, 2004), premio Nobel per la letteratura nel 1980, una delle figure più rappresentative della Polonia del secolo scorso. Già addetto culturale dell’Ambasciata Polacca, agli inizi degli anni Cinquanta Miłosz chiede asilo politico in Francia, e quindi negli Stati Uniti. In questo paese, fra l’altro, si dedica in maniera infaticabile alla traduzione della letteratura polacca, e contribuisce in maniera determinante alla sua diffusione, prima nel paese di accoglienza e quindi in Europa. Per lunghi decenni Czesław Miłosz rappresenta la coscienza politica e critica della Polonia, è il suo mentore in esilio. Torna definitivamente in Polonia nel 1993, quattro anni dopo il ritorno del paese nel novero delle nazioni democratiche.
Nel documentario diretto dal suo biografo Andrzej Franaszek, che mostriamo fra le prime volte in Italia, Milosz parla non solo del periodo del suo esilio ma vengono qui svelati dettagli prima poco noti della sua biografia, in stridente contrasto con la sua immagine olimpica, di scrittore-filosofo: un tentato suicidio, la schizofrenia del figlio, la depressione.

MIŁOSZ | 2013 | Polonia | 55’ | v.o.sott.it
regia: Katarzyna Gondek | sceneggiatura: Andrzej Franaszek | fotografia: Jarosław Piekarski | suono: Jakub Wołowiec | montaggio: Bartosz Pietras | produzione: Studio Filmowe Largo
Un uomo complesso, pieno di paradossi, un camaleonte – così appare Czesław Miłosz nei ricordi dei propri cari. Attraversando la sua vita: dal primo tentativo di suicidio, il periodo dell’occupazione  nazista, le complicate relazioni con le autorità comuniste, l'emigrazione, gli anni di grande solitudine, alla grande ed inaspettata ondata di popolarità dopo il Nobel, la scomparsa dei più cari e finalmente il ritorno in Polonia – emerge uno straordinario e ricco ritratto del poeta.
Questo incontro ha il patrocinio dell’Istituto Polacco di Roma.


PROGRAMMA:
mercoledì 25 novembre 2015, ore 15
LINGUA / CZESLAW MILOSZ poeta, saggista e premio Nobel per la Letteratura.   I paesi "Polonia - Stati Uniti",  con Massimo Bacigalupo e Laura Quercioli

mercoledì 9 dicembre  2015, ore 15
NOSTALGIA / IGOR’ GUBERMAN scrittore e poeta russo. I paesi "Russia e Israele",  con Laura Salmon

mercoledì 16 dicembre 2015, ore 15
AMORE / YOUNIS TAWFIK. I paesi "Iraq e Italia",  con Manuela Giolfo

mercoledì 20 gennaio  2016, ore 15
PATRIA / MARISA FENOGLIO scrittrice nata in Italia che vive  in Germania. I paesi "Italia e Germania" con Francesco De Nicola

mercoledì 3 febbraio 2016, ore 15
INTEGRAZIONE / MARJANE SATRAPI. I paesi "Iran e Francia" con Elisa Bricco

mercoledì 17 febbraio 2016, ore 15
RADICI / MILTON HATOUM. I paesi "Libano-Brasile" con Roberto Francavilla

mercoledì 24 febbraio 2016, ore 15
PAURA / SPERANZA. Tracce e immagini delle emigrazioni con Alberto Rizzerio

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti

Per maggiori informazioni
http://www.museidigenova.it/it/content/museoteatro-della-commenda

martedì 12 gennaio 2016

Da Balilla a Mazzini. Il Risorgimento in cucina

Un percorso alla scoperta dei cibi e dei gusti alimentari dei protagonisti del Risorgimento
Al Museo del Risorgimento (Casa di Mazzini) dal 13.03.2015 al 06.03.2016.

All’interno del percorso espositivo del Museo, il visitatore incontra dipinti, stampe, documenti e cimeli, accompagnati da didascalie informative evidenziate con apposita segnaletica, attraverso i quali scoprire le abitudini alimentari dei genovesi ai tempi della rivolta contro gli Austriaci (1746) e dei principali protagonisti dell’unificazione nazionale, quali Giuseppe Mazzini e Giuseppe Garibaldi, i gusti dei quali rappresentano un compendio della dieta delle genti liguri.

Un esempio significativo è rappresentato dal banchetto offerto da Gio Francesco Brignole Sale, doge ai tempi dell’insurrezione antiaustriaca (1746), tratto dall’Archivio della Famiglia Brignole Sale, con gran profluvio di pesce, cacciagione e carne; in netto contrasto il pane confezionato con ingredienti vari (che le cronache dell’epoca dicevano composto di crusca, foglie, colla di pesce, paragonata a "tufo imbevuto d’olio"), in mancanza di farina di grano, al tempo del terribile e lungo assedio di Genova (1800) da parte delle truppe austriache, con la città bloccata anche per mare dalla flotta inglese.

I numerosi riferimenti al cibo nel ricchissimo epistolario di Giuseppe Mazzini forniscono un’ulteriore chiave di lettura della personalità dell’uomo e del suo profondo legame con la patria lontana.
Nelle lettere alla madre nei lunghi anni di esilio era solito scrivere di cibo, paragonando la tradizione genovese alle sue esperienze di vita in Svizzera e in Inghilterra.
Coerente con la sua austerità morale era parco e moderato, ma grande consumatore di caffè, che assumeva abitualmente accompagnandolo con l’immancabile sigaro, e non disdegnava i dolci, come la torta di mandorle che aveva gustato da esule in Svizzera, e la cui ricetta è contenuta in una lettera alla madre.

Giuseppe Garibaldi, spartano nei costumi, aveva gusti semplici e abitudini frugali anche in fatto di cibo; prediligeva i sapori della cucina genovese, in particolare la minestra col pesto, le zuppe con verdure e legumi, lo stoccafisso e il baccalà, ma gradiva anche la carne cotta alla brace, secondo l’uso tipicamente sudamericano, retaggio del periodo giovanile trascorso in Brasile.
Non beveva vino, ma acqua fresca o tè e l’infuso del "mate", latte, e d’estate si dissetava bevendo le ottime orzate, preparate con le mandorle di Caprera.






Tutte le informazioni sul sito
http://www.mazziniano.museidigenova.it

Mecenati di ieri e di oggi. Mostra a Palazzo Rosso

Dall' 11.12.2015 al 28.02.2016 alla galleria di Palazzo Rosso di Via Garibaldi a Genova

Mecenati di ieri e di oggi. Dipinti restaurati dai depositi di Palazzo Rosso

Torna così in esposizione un nucleo di dipinti  che, in alcuni casi, non erano esposti al pubblico da oltre settanta anni.  Una generosa sponsorizzazione offerta dallo Studio Legale Rubini, che nel 2015 festeggia il venticinquesimo anno di attività, consente infatti di presentare il nuovo allestimento di due sale di Palazzo Rosso.

Quattro opere – due splendidi Paesaggi di Carlo Antonio Tavella (1668-1738) e i Ritratti di Ridolfo Brignole-Sale e di sua moglie Pellina Lomellini, eseguiti a pastello dal fiorentino Sigismondo Betti (1699-1777) – vengono ora presentate nell’ultima sala del percorso di visita al secondo piano nobile del palazzo, interamente dedicata alla pittura del XVIII secolo. Le altre otto vengono invece esposte in una sala adiacente, che si viene a configurare come una sorta di "deposito aperto".  L’intento è quello non solo di rendere visibile l’intero nucleo dei dipinti pervenuti in proprietà del Comune di Genova in seguito alla donazione del 1874 da parte di Maria Brignole-Sale e di suo figlio Filippo De Ferrari, ma anche di sfatare un luogo comune molto radicato che favoleggia di grandi capolavori dimenticati nei depositi dei musei. In realtà nei depositi – in particolare in quelli piuttosto piccoli di Palazzo Rosso, che per via della sua origine privata non ha una raccolta di rilevanti dimensioni – si custodiscono solo le opere che per via di ragioni conservative non è opportuno tenere in esposizione e quelle la cui qualità non pare del livello delle altre presentate lungo il percorso museale.

L’idea di mettere in mostra, pur coi dovuti distinguo, tutte le tele presenti nel deposito di Palazzo Rosso – anche se, quindi, qualcuna sarebbe potuta risultare non di gran pregio – è stata subito accolta dallo Studio Legale Rubini perché ha condiviso l’istanza del museo di conoscere meglio i dipinti in questione attraverso un intervento di restauro che li risarcisse dei danni e li rendesse meglio leggibili liberandoli da vernici ossidate e ridipinture.

Il mecenatismo ottocentesco della famiglia Brignole-Sale De Ferrari ha quindi trovato riscontro oggi in quello dello Studio Legale Rubini la cui generosità è analogamente funzionale al pubblico godimento del patrimonio artistico di Genova.  

Tutti gli interventi conservativi sono stati affidati alle mani esperte di Franca Carboni.

Questo l’elenco delle opere:

Carlo Antonio TAVELLA (Milano 1668-Genova 1738)
Paesaggio boscoso presso uno stagno
olio su tela, cm. 99 x 137, inv.n. PR 139

Carlo Antonio TAVELLA (Milano 1668-Genova 1738)  
Paesaggio lacustre
olio su tela, cm. 99 x 137, inv.n. PR 140

Sigismondo BETTI (Firenze 1699 - 1765)
Ridolfo Brignole-Sale
pastello su carta, cm. 116 x 83, inv.n. PR 137

Sigismondo BETTI (Firenze 1699 - 1765)
Pellina Lomellini Brignole-Sale
pastello su carta, cm. 116 x 83, inv.n. PR 138

Cesare CORTE (Genova 1550-1613)
Madonna col Bambino
olio su tela, cm. 68 x 45, inv.n. PR 147

Lazzaro CALVI (Genova 1512-1587?)
Madonna col Bambino e san Francesco
olio su tela, cm. 90 x 71, inv. PR 131            

Scuola veneta sec. XVI
La Maddalena penitente
olio su tela, cm. 124 x 1102, inv.n. PR 101

Ignoto pittore veneziano fine sec. XVI-inizi XVII
Sacra conversazione
olio su tela, cm. 99 x 114, inv.n. PB 279

Ignoto pittore veneziano fine sec. XVI-inizi XVII
Ritratto di Ansaldo Cebà (?)
olio su tela, cm. 127 x 98, inv.n. PR 94    

LEONARDO DA VINCI (copia secentesca da)
S. Giovanni Battista
olio su tavola, cm. 64 x 48, inv.n. PR 104

Eustache LE SUEUR (Parigi 1617 – Chartreux 1655)
Tobia brucia il fegato del pesce
olio su tela, cm. 37 x 49, inv.n. PR 117

Ignoto pittore francese sec. XVII
La Maddalena penitente
olio su tela, cm. 90 x 71, inv.n. PR 135

Informazioni:
tel. 010 2759185

Orari:
dal martedì al venerdì 8.30-18;
sabato e domenica 9.30-18.30;
lunedì chiuso

Prezzi:
Intero € 9,00
Ridotto € 7,00
Il biglietto comprende la visita a Palazzo Rosso, Palazzo Bianco e Palazzo Tursi e alle mostre ospitate

Maggiori informazioni:
http://www.museidigenova.it/it/museo/palazzo-rosso

lunedì 11 gennaio 2016

Dagli Impressionisti a Picasso.

I capolavori del Detroit Institute of Arts in mostra al Palazzo Ducale di Genova in mostra nell'appartamento del Doge dal 25 settembre 2015 - 10 aprile 2016.

Opere di Van Gogh, Gauguin, Monet, Cézanne, Degas, Renoir, Matisse, Modigliani, Kandinsky, Picasso.

La mostra consente di ripercorrere la storia dell’arte europea a  cavallo tra Otto e Novecento, dall’Impressionismo a Van Gogh e Cézanne, dall’Ecole de Paris alle avanguardie storiche, dalle spinte verso l’astrattismo di Kandinskij sino alla eccezionale parabola artistica di Picasso, offrendo una rara occasione per osservare da vicino i grandi maestri che hanno rivoluzionato l’intera cultura mondiale.

Orari
Lunedì: 15 - 19 
Martedì - Giovedi: 09.30 - 19.30
Venerdì e Sabato: 09.30 - 21.00
Domenica: 09.30 - 19.30

La biglietteria chiude un'ora prima.

Aperture straordinarie
28 Marzo 2016: 09.30 – 19.30


Biglietteria
Intero con audioguida*: € 13,00
Ridotto con audioguida**: € 11,00
Ridotto Club Skira: € 10,00
Gruppi weekend: € 13,00
Gruppi dal lunedì al venerdì: € 11,00
Scuole (inclusa prevendita): € 6,00
Biglietto famiglia (valido per un adulto e un ragazzo fino ai 14 anni): € 15,00
Ridotto lunedì (ogni terzo lunedì del mese): € 3,00
Ridotto giovani fino ai 27 anni (ogni venerdì dalle 14 alle 21): € 5,00
Biglietto gratuito per Accompagnatore disabile, alunni portatori di handicap in gruppo scolastico, giornalisti accreditati, 1 accompagnatore per gruppo, 2 accompagnatori adulti per classe

* Le audioguide, incluse nel prezzo del biglietto, sono rivolte esclusivamente ai visitatori singoli.

** L'ingresso ridotto comprende: giovani dai 14 fino a 26 anni con documento e/o tesserino universitario, gruppi di min 15 max 25 persone dal lunedì al venerdì, Musei Strada Nuova, Amici dei Musei e di Palazzo Ducale, Abbonati annuali AMT, possessori voucher hotel, possessori biglietto salone nautico, abbonati teatro Carlo Felice, disabili, insegnanti, Grandi Convegni (solo su richiesta del Comune), dipendenti e clienti delle banche Carispezia Cariparma e Friuladria.

Per maggiori informazioni: